In scena nella sera del 14 Gennaio 2025, al Teatro Concordia di Marsciano, Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque, hanno dato vita ad uno spettacolo teatrale “femminista”, un esperimento ambizioso tratto dal celebre saggio della scrittrice ed attivista Michela Murgia, “Stai Zitta!”.
Ironia ed intelligenza fanno da fil rouge a tematiche sociali e femministe, facendo emergere quanto la discriminazione di genere passi spesso proprio dal linguaggio: ”Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora la più sovversiva!”.
I riflettori accesi sui pregiudizi, oramai assimilati in abitudini quotidiane, una sociolinguista Vera (Teresa Cinque), si dibatte tra parole e nomi, nel suo ruolo pubblico di professoressa e il disagio di un partner giovane; una ex ballerina Martina (Valentina Melis), che ha abbandonato le sue aspirazioni ed i suoi sogni per la famiglia, autoconvincendosi che quella era la sua vera ambizione, nella convinzione assoluta che l’uno doveva per forza sostituire l’atro, come oramai in modo epidermico tutte sono convinte che sia!
E poi arriva il vulcano Letizia (Antonella Questa), la donna in politica, geniale nei suoi dialoghi, che parlano in versi musicali, una donna che rinuncia a tutto e che perde tutto perché alla fine… Il potere è in mano agli uomini.
Vedere messo in scena il percorso ad ostacoli che quotidianamente ogni donna compie è struggente, ancora di più la banalizzazione dei femminicidi, che a spot fanno capolino come fossero l’annuncio delle previsioni meteo, ed ecco arrivare la consapevolezza della “normalizzazione del male..”
Letizia Martina e Vera, rigorosamente senza cognome, volutamente rimpicciolite nei ruoli che ogni giorno ci rincorrono, parlano di noi, sono noi, aprono gli occhi a tutte noi, ci obbligano a guardare, ascoltare e Parlare!
Sonia Lustrino